Riqualificazione edificio con trasformazione in Social housing - Genova

Il progetto proposto cerca, tramite il movimento interno, di non risultare statico conferendo cosi' agli ambienti una sensazione di giocosita'. E' stato ipotizzato un edificio semplice, su tre piani, uniti da una corte interna vetrata che ha la funzione di serra solare al fine di migliorare l'apporto energetico del fabbricato utilizzando i principi di bioenergetica. Il piano terreno e' caratterizzato da una zona comune dove sono disposti i tavoli per i pasti, luogo che puo' fungere anche come area per piccole assemblee e soprattutto come luogo di scambio e comunione tra gli ospiti della struttura. È prevista inoltre un'area gioco dedicata ai bambini, una cucina per la preparazione dei pasti, uno studio dedicato alla psicologia, uno studio ambulatoriale, una zona lettura e una zona accoglienza oltre ai servizi e locale tecnico necessario all'alloggiamento delle macchine degli impianti. La corte interna, tramite infissi a pacchetto sara' totalmente apribile in modo da diventare un continuo degli ambianti interni circostanti, cosi' da poter diventare un giardino interno. Tramite la scala di collegamento verticale, oltre che con l'ascensore, sono accessibili il piano primo e secondo dove sono presenti 8 camere cadauno per un totale di 16 stanze ognuna dotata di servizio igienico privato. Le camere hanno metrature leggermente differenti, da un minimo di 14.30 Mq ad un massimo di 16.30 Mq, tale soluzione e' stata ipotizzata in modo da poter gestire le stanze anche in funzione della durata del pernottamento degli ospiti della struttura, in maniera tale da poter meglio andare incontro alle differenti esigenze dei fruitori. Ai fini dell'economicita' della realizzazione, si e' ipotizzata una struttura in Cemento Armato con tamponamenti perimetrali in blocchi di laterizio alveolato e tamponamenti interni in cartongesso isolato, in modo tale da poter ridurre i costi di realizzazione, di gestione e manutenzione oltre che avere delle caratteristiche di modularita' e adattabilita' e garantendo prestazioni migliori a livello energetico. 

L'intero progetto prevede un gioco di movimento cromatico soprattutto sulle facciate esterne richiamando i colori preesistenti della vecchia fabbrica conosciuta nella zona come "Casa Rossa"risalente al 1899; campionando i vari colori attuali si propone di realizzare la facciata su via Dei Mille con differenti tonalita' di rosso scuro che progressivamente, lungo Via del Tritone, schiariscono sempre piu' fino alla facciata d'ingresso dove diventano quasi bianchi e rosati. Questo per poter chiamare l'edificio "LA NUOVA CASA ROSSA"mantenendo cosi' anche un legame con la storia del quartiere. Per lo stesso fine si e' optato per una disposizione delle aperture simile alle preesistenti con lievi modifiche che permettono il raggiungimento dei rapporti areo-illuminanti dei nuovi ambienti interni.L'altezza interna dell'ultimo piano e' stata aumentata per poter ritrovare l'altezza minima interna e le due facciate trasversali presentano una forma richiamante la copertura preesistente.