Ampliamento Cimitero della Misericordia di Campi Bisenzio

Il criterio seguito per lo studio progettuale della proposta ha fondamento nell'analisi dell'attuale impianto cimiteriale, nella zonizzazione dell'area disponibile per l'ampliamento che dovrà contenere tutte le edificazioni richieste nel bando. Si è quindi scelto di mantenere come punti di riferimento i percorsi di collegamento tra il nucleo originario e l'area d'intervento, preferendo di individuare come aree attrezzate per i locali di vendita il fronte principale lungo la pubblica via. L'edificio destinato ad accogliere tutte le sepolture in loculo è previsto in posizione speculare al fabbricato oggetto del terzo ampliamento, in maniera tale da mantenere il percorso carrabile centrale e divenire un passaggio architettonico tra quanto eseguito ed il nuovo cimitero a parco urbano. Tutti gli ossari sono stati, invece, predisposti lungo la prosecuzione dell'unico percorso proveniente dalla parte storica del cimitero. Lo stesso suddivide il parco urbano dalla zona destinata a campi di inumazione all'area destinata ad accogliere le sepolture private in cappelle. Così come indicato nel bando si è prevista un'area ideale ad accogliere l'edificio destinato a tempio crematorio, posizionata marginalmente nel lotto di progetto per consentirne l'eventuale edificazione senza pregiudicare la fruibilità del cimitero. Questo sarà posto sul fronte strada per permetterne l'accessibilità indipendentemente dagli orari di apertura del camposanto e per raccogliere una più ampia utenza non necessariamente appartenente alla fede cristiana. L'ingresso principale è stato ideato mediante un sistema di quinte per garantire riservatezza all'interno del camposanto e di limitare quindi l'introspezione. In asse con l'ingresso si sviluppa un viale pedonale che va ad intersecare il "percorso ossari" formando una croce, al termine di  ciascuno dei quali il muro di cinta s'innalza per accogliere una croce in legno che evidenzi l'appartenenza alla fede religiosa.

Progetto eseguito con Valerié Galli - Geom. Paolo Fossaroli - Arch. Dario Cesare